Divieto di lavoro nelle “ore calde”: l’Ordinanza della Regione Piemonte

Divieto di lavoro nelle “ore calde”: l’Ordinanza della Regione Piemonte

Dal 5 al 31 agosto 2024, la Regione Piemonte ha disposto il divieto di lavoro nelle ore calde per mansioni svolte in condizioni di esposizione diretta e prolungata al sole ai lavoratori subordinati e autonomi del settore agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili e affini che svolgono attività classificabili come “attività fisica intensa”.

Divieto di lavoro nelle ore calde: elenco delle attività comprese

A carattere esemplificativo, si ritengono attività fisiche intense:

  • lavoro intenso con braccia e tronco;
  • portare materiale pesante;
  • lavoro che richiede l’uso di asce o pale per spalare o scavare a ritmo intenso;
  • lavorare con martello;
  • segare, piallare o scalpellare legno duro;
  • falciatura a mano, scavo;
  • camminare ad una velocità tra 5,5 e 7,0 km/h;
  • spingere o tirare carri e carriole con carichi pesanti;
  • disporre blocchi di cemento;
  • salita ripetuta di scale a gradini o a pioli;
  • altre attività ad esse equiparabili.

Contenuto dell’Ordinanza

L’Ordinanza prevede l’astensione dal lavoro tra le ore 12:30 e le ore 16:00, ove non sia possibile introdurre misure di riduzione del rischio, limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio, indicata sul sito web dedicato, con riferimento ai “lavoratori esposti al sole” che svolgono “attività fisica intensa” alle ore 12:00, segnali un livello di rischio “ALTO“.

La mancata osservanza degli obblighi derivanti dalla presente Ordinanza determina le conseguenze sanzionatorie previste dall’art. 650 codice penale (arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206,00 euro) se il fatto non costituisce più grave reato.

Indicazioni per le aziende

Si invitano le imprese alla verifica di quanto indicato in tema di rischio calore nella valutazione dei rischi aziendali, come richiesto dal Decreto 81/2008, anche in relazione al presente provvedimento.

Inoltre, ricordiamo che le aziende avranno la possibilità di richiedere la cassa integrazione guadagni ordinaria, entro la fine del mese di settembre 2024, evocando la causale “eventi meteo”, nel caso di temperature superiori a 35° registrate dai bollettini meteo o percepite in relazione alla specifica tipologia di lavorazioni.

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