Rapporto parità di genere: l’invio entro il 20 settembre

Rapporto parità di genere: l’invio entro il 20 settembre

Il 20 settembre scade il termine per trasmettere il rapporto sulla parità di genere per il biennio 2022/2023. I datori di lavoro potranno compilare il prospetto attraverso il nuovo modello telematico semplificato.

Soggetti tenuti alla compilazione del rapporto sulla parità di genere

Il rapporto dovrà essere compilato obbligatoriamente dalle aziende pubbliche e private che impiegano più di 50 dipendenti. Inoltre, i datori di lavoro con un organico inferiore a 50 dipendenti, potranno in ogni caso decidere volontariamente di effettuare la trasmissione del prospetto per ottenere la relativa certificazione.

A tal proposito, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato delle FAQ in cui offre ulteriori specifiche sul personale da considerare ai fini del rapporto.

Dati da comunicare nel rapporto sulla parità di genere

Nel prospetto, il datore di lavoro dovrà indicare il numero di lavoratori e lavoratrici, suddivisi per genere, categoria, livello e tipo di contratto. Dovrà inoltre segnalare:

  • il numero di assunti in corso d’anno;
  • i lavoratori che abbiano partecipato ad attività di formazione professionale, indicando le ore ad essa dedicate;
  • i passaggi di categoria, qualifica o livello effettuati e i dipendenti coinvolti;
  • le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato o da tempo parziale a tempo pieno (e viceversa);
  • i lavoratori per cui sono stati adoperati ammortizzatori sociali;
  • i dipendenti sottoposti a procedure di licenziamento (collettivo o individuale), di prepensionamento o di pensionamento.

Dal prospetto dovrà emergere, inoltre, l’importo della retribuzione complessiva corrisposta a ciascun lavoratore, oltre al numero delle lavoratrici che si trovino in stato di gravidanza.

Precisazioni sulla sezione 2

La sezione 2 dovrà contenere:

  • il numero di dipendenti (compresi gli apprendisti) che siano stati promossi o assunti al 31 dicembre 2023, suddivisi per categoria professionale e livello di inquadramento;
  • eventuali mobilità tra unità produttive, promozioni a categoria superiore, cessazioni o trasformazioni;
  • il numero dei contratti registrati nel 2023;
  • il numero di lavoratori trasferiti da un’unità produttiva all’altra in corso d’anno (in questo caso si dovrà conteggiare un solo trasferimento per persona, anche ove quest’ultima sia stata trasferita più volte);
  • i valori imponibili per quanto riguarda fringe benefit e indennità di trasferta.

Nella tabella 2.3 dovranno essere indicati:

  • i lavoratori in somministrazione in forza al 31 dicembre 2023;
  • i lavoratori con accordi di lavoro agile attivi al 31 dicembre 2023.

I tirocinanti non sono ricompresi ai fini del conteggio.

Nella tabella 2.3, alla voce “Dipendenti in stato di gravidanza o in congedo a qualunque titolo (es. aspettativa)” sono ricomprese anche i lavoratori con assenze riferite al 2023 riconducibili a una delle seguenti tipologie:

  • aspettativa non retribuita;
  • aspettativa per motivi sindacali/funzione pubblica/seggi elettorali;
  • riposi/permessi/congedi;
  • permessi previsti dalla Legge n.104/1992;
  • congedo matrimoniale;
  • congedo donne vittime di violenza.

Alla voce “Dipendenti in CIG”, il datore di lavoro dovrà indicare tutti i dipendenti (in forza al 31 dicembre 2023) che abbiano fruito in corso d’anno di almeno un giorno di CIG.

Nelle tabelle 2.7 e 2.8, la retribuzione annua lorda si riferisce ai dipendenti in forza al 31 dicembre 2022 (tabella 2.7) e a quelli in forza al 31 dicembre 2023 (tabella 2.8).

Compilazione del rapporto sulla parità di genere

È possibile compilare il rapporto sulla parità di genere collegandosi al portale Servizi Lavoro e accedendo all’applicazione “Rapporto pari opportunità” tramite SPID o CIE.

Il rapporto è suddiviso in varie sezioni e può risultare:

  • In modifica”: in questo caso il rapporto è stato creato ma non completato;
  • “Inviato”: il rapporto è stato completato ed è consultabile dal Ministero, pertanto non più modificabile;
  • “Cancellato”: i rapporti cancellati possono essere ripristinati, ritrovandoli tramite i filtri di ricerca.

Nel campo “Biennio di riferimento”, il datore di lavoro indicherà il biennio per cui intende creare il rapporto; in caso di mancata selezione di una voce, verrà considerato automaticamente il biennio corrente.

È possibile scegliere di compilare il prospetto in modalità manuale (cliccando su “Compila”) o in modalità precompilata, scaricando e redigendo con i dati necessari il modello Excel messo a disposizione, per poi caricarlo sull’applicativo.

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