Coronavirus: decreto del 22 marzo e attività che non si fermano

Coronavirus: decreto del 22 marzo e attività che non si fermano

Nuova stretta del Governo per contenere l’emergenza Coronavirus. Poco dopo le 19 di domenica 22 marzo, è stato firmato il decreto che definisce le attività essenziali che potranno continuare a essere aperte (scarica qui l’elenco completo).

Il decreto è in vigore da lunedì 23 marzo e verrà dato tempo fino al 25 marzo alle aziende per completare la chiusura. Le disposizioni del presente decreto hanno validità fino al 3 aprile.

Lista di attività aperte in 80 voci
Il decreto autorizza le attività che erogano servizi di pubblica utilità o servizi essenziali.

Resteranno in funzione l’intera filiera alimentare per bevande e cibo, quella dei dispositivi medico-sanitari e della farmaceutica e, tra i servizi, quelli dei call center. E la lista potrà essere aggiornata tramite decreto del Mise, sentito il Mef.”

“Restano aperte le attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere autorizzate, previa comunicazione al prefetto della provincia dove è ubicata l’attività produttiva. Il prefetto può sospendere le attività se reputa non sussistano le condizioni per farle operare. Il decreto specifica che fino al provvedimento di sospensione dell’attività, le imprese possono operare sulla base della comunicazione resa.”

Consentita dal decreto del 22 marzo anche attività legate alle famiglie, dalle colf e badanti conviventi, ai portieri nei condomini.

Per approfondire:


I Consulenti dello Studio Miazzo sono a disposizione per ulteriori approfondimenti.

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