Entro il prossimo 15 luglio è possibile presentare la domanda per la regolarizzazione contrattuale con cittadini italiani o extracomunitari instaurati prima dell’8 marzo 2020, in modalità telematica tramite l’apposita pagina dedicata del servizio on line INPS.
Destinatari della norma sono i soli datori di lavoro la cui attività rientra nei seguenti settori:
- assistenza alla persona per se stessi o per componenti della propria famiglia: badante;
- lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare: colf;
- agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse.
La regolarizzazione contrattuale prevede il versamento di un contributo di €. 500,00 per ogni lavoratore regolarizzato mediante mod. F24.
Per la regolarizzazione, il datore di lavoro deve possedere un reddito imponibile non inferiore a € 20.000,00 che diventano € 27.000,00 in presenza di nucleo famigliare.
In caso di esito positivo, all’accoglimento della domanda di emersione, i datori di lavoro provvederanno a effettuare gli adempimenti informativi e i versamenti contributivi relativi ai lavoratori interessati, secondo le indicazioni che saranno fornite con successiva circolare.
Un’altra possibilità riguarda i cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto il 31/10/2019 e non rinnovato o convertito in altro titolo di soggiorno – anche in presenza di scadenza avvenuta anni prima.
Questi cittadini potranno presentare domanda di permesso di soggiorno della durata di 6 mesi alla Questura tramite gli uffici postali.
La documentazione ritenuta valida per la dimostrazione di un rapporto di lavoro nel periodo antecedente al 31/10/19 riguarda: certificato del Centro per l’impiego, cedolino paga, estratto contributivo, ecc.
Il permesso di soggiorno potrà essere convertito alla scadenza in permesso per motivi di lavoro.