Definizione debiti iscritti a ruolo: rottamazione delle cartelle

Definizione debiti iscritti a ruolo: rottamazione delle cartelle

La “rottamazione” delle cartelle si estende a tutto l’anno 2016 e il termine per presentare l’istanza di adozione alla sanatoria è stato previsto fino al 31/03/2017.

Il contribuente che voglia accedere alla procedura deve inviare all’agente di riscossione una dichiarazione, tramite il modulo “DA1″ con il quale sarà possibile indicare per quali cartelle si vorrà usufruire della sanatoria – infatti, è possibile usufruire anche solo parzialmente della “rottamazione” e rateizzare gli importi residui fino ad un massimo di 72 rate.

La dichiarazione può essere consegnata tramite posta elettronica certificata alla casella della direzione regionale competente. Nella dichiarazione, il debitore indica le cartelle per le quali intende usufruire della sanatoria, il numero di rate in cui effettuerà il pagamento (entro il limite massimo di cinque) e la rinuncia ad eventuali giudizi in essere riguardanti le cartelle indicate.

Con la domanda di rateazione, il contribuente “riconosce” il debito verso lo stato, sospendendo così i termini per un’eventuale prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi oggetto della domanda.

L’agenzia della riscossione dovrà rispondere alle istanze presentate dai contribuenti entro il 31/05/2017, comunicando l’importo dovuto al netto di sanzioni e interessi di mora.

Il debitore potrà versare la somma dovuta in cinque rate, con l’obbligo di versare il 70% dell’importo nel 2017 e il restante 30% nei mesi di aprile e settembre 2018. Il tasso degli interessi per la dilazione è pari al 4,5% annuo.

Anche i contribuenti che hanno un piano di dilazione dei pagamenti in corso alla data di entrata in vigore della legge potranno aderire alla rottamazione; è necessario che il debitore sia in regola con il pagamento di eventuali rateazioni in corso: è sufficiente il pagamento non totale o ritardato (anche di un solo giorno) di una sola rata per far decadere i benefici della sanatoria (ma non gli impegni presi in fase di carichi pendenti).

In presenza di ragionevole dubbio, è possibile contestare anche tutte le cartelle a ruolo, ottenendo l’annullamento o lo stralcio (parziale o totale) dei debiti. Inoltre, l’azione di contestazione sospende le rateazioni e i pagamenti in corso per il tempo necessario alla celebrazione dei processi.

Prima di aderire alla sanatoria, lo Studio consiglia un’analisi ponderata della propria posizione.

ARTICOLI CORRELATI

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO SUL MONDO DEL LAVORO!