Decreto Flussi 2023: DPCM pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Decreto Flussi 2023: DPCM pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Il 3 ottobre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM del 27 settembre 2023 (c.d. Decreto Flussi). Al fine di promuovere l’immigrazione legale, il decreto definisce i criteri e le quote per i flussi d’ingresso.

Quote di ingresso del Decreto Flussi

Nel corso del triennio 2023-2025, saranno ammessi in Italia 452.000 cittadini stranieri per motivi di lavoro, così suddivisi:

  • 136.000 cittadini stranieri per l’anno 2023;
  • 151.000 cittadini stranieri per l’anno 2024;
  • 165.000 cittadini stranieri per l’anno 2025.

Ingressi per lavoro subordinato non stagionale e autonomo

Le quote di ingresso previste per motivi di lavoro subordinato non stagionale sono le seguenti:

  • 53.450 unità per l’anno 2023;
  • 61.950 unità per l’anno 2024;
  • 71.450 unità per l’anno 2025.

Le professionalità ammesse per gli ingressi riguarderanno i settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia, turistico-alberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare, della cantieristica navale, del trasporto passeggeri con autobus, della pesca, degli acconciatori, degli elettricisti e degli idraulici, oltre alle quote previste per motivi di lavoro autonomo.

Nella seguente tabella si indica come sono state suddivise le quote previste per l’anno 2023.

25.000 unità Cittadini di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Peru’, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina
12.000 unità Cittadini di altri Paesi con cui entrino in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria tra il 2023 e il 2025
9.500 unità Lavoratori subordinati nel settore dell’assistenza familiare e socio sanitaria
4.150 unità – Conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di permessi di soggiorno per lavoro stagionale (4.000 unità) e di permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (100 unità)

– Conversione in permessi di soggiorno per lavoro autonomo di permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (50 unità)
500 unità Lavoratori autonomi (imprenditori, liberi professionisti, titolari di cariche societarie, artisti di chiara fama, startupper)
300 unità Lavoratori di origine italiana (100 unità), apolidi e rifugiati (200 unità)

Ingressi per lavoro stagionale

Per l’anno 2023 sono ammessi in Italia per motivi di lavoro i cittadini dei Paesi indicati all’art.6, comma 3, lettera a), entro le seguenti quote:

  • 82.550 unità per il 2023;
  • 89.050 unità per il 2024;
  • 93.550 unità per il 2025.

Le unità, per il 2023, sono così ripartite:

40.000 unità Lavoratori per il settore agricolo
30.000 unità Lavoratori per il settore turistico
8.000 unità Cittadini di Paesi con cui entrino in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria tra il 2023 e il 2025
2.500 unità Lavoratori di Stati che, anche in collaborazione con l’Italia, promuovono campagne mediatiche finalizzate a disincentivare i traffici migratori irregolari
50 unità Apolidi e rifugiati

Click day del Decreto Flussi

Il datore di lavoro potrà presentare domanda di nulla osta al lavoro per gli ingressi:

  • Dal 3 dicembre e non oltre il 31 dicembre 2023, per i lavoratori subordinati non stagionali di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;
  • Dal 5 dicembre per gli altri lavoratori subordinati non stagionali;
  • Dal 13 dicembre per i lavoratori stagionali.

Le richieste di nulla osta potranno essere effettuate, sino a concorrenza delle rispettive quote e, in ogni caso, non oltre il 31 dicembre 2023.

I termini per la presentazione delle richieste per gli anni 2024 e 2025, decorrono invece dal 5, 7 e 12 febbraio, secondo la ripartizione di cui sopra, fino a concorrenza delle rispettive quote o, comunque, entro il 31 dicembre di ciascun anno.

Specifichiamo infine che la procedura per l’effettuazione della richiesta è rimasta invariata rispetto allo scorso anno.

Sei un’azienda e hai bisogno di maggiori informazioni sulle modalità per presentare la richiesta di nulla osta al lavoro? Parla con i nostri esperti!

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