Prestazioni di servizi in Svizzera: regole e adempimenti

Prestazioni di servizi in Svizzera: regole e adempimenti

Le imprese e i lavoratori autonomi che svolgono la propria attività in Italia possono effettuare delle prestazioni di servizi in Svizzera? La risposta è sì: l’ACL (Accordo sulla libera circolazione delle persone) prevede tale possibilità nel limite di 90 giorni all’anno e rispettando le misure di accompagnamento previste. Ecco cosa c’è da sapere e quali sono gli adempimenti obbligatori.

Notifica obbligatoria e preventiva per le prestazioni di servizi

È possibile effettuare una prestazione di servizi sul suolo svizzero in seguito all’invio di una notifica telematica di attività lucrativa. La notifica dovrà contenere tutti i dettagli rilevanti (dati aziendali, luogo dell’impiego, durata dei lavori) e dovrà essere inviata almeno 8 giorni prima dell’inizio dell’attività. Nel caso in cui i lavori richiedano meno tempo rispetto a quello comunicato con la notifica, è bene ricordare di inviare una comunicazione tramite mail indicando il periodo effettivo della prestazione. La notifica di attività lucrativa può essere scaricata qui.

Salari minimi in Svizzera

Il datore di lavoro è tenuto ad applicare ai propri dipendenti in trasferta un trattamento economico non inferiore a quello previsto dalla contrattazione svizzera, riconoscendo quindi ai lavoratori la retribuzione svizzera, considerando anche ferie, festività e tredicesima. La maggiorazione prevede anche il riconoscimento dell’indennità di trasferta, di vitto e l’eventuale rimborso di indennità chilometrica. È buona norma effettuare acconti di stipendio prima della fine del mese di riferimento, poiché in diversi settori il pagamento deve essere effettuato entro tale data.

Cauzione e spese di controllo

Prima di entrare in Svizzera è previsto il pagamento di una cauzione (in contanti o tramite garanzia bancaria) che sarà trattenuta fino al termine del controllo da parte degli enti ispettivi.

È inoltre obbligatorio versare i contributi professionali e i contributi alle spese di esecuzione agli Enti preposti.

Notificazione dei soci

A esclusione dei titolari di ditte individuali, tutti i soci di società che eseguono prestazioni di servizi in Svizzera sono da notificare come dipendenti distaccati. La procedura è obbligatoria e, come per i lavoratori dipendenti, richiede il rispetto dei salari minimi.

I soci, inoltre, devono poter produrre la fattura relativa ai lavori svolti, indicando il costo della merce o del materiale separatamente rispetto al costo della prestazione professionale.

Orario di lavoro

Occorre dimostrare l’ammontare di ore lavorate in Svizzera e registrare il numero di ore di lavoro, comprensivo anche del tempo impiegato per il tragitto dalla dogana al cantiere.

Prestatori indipendenti

I prestatori di servizi indipendenti (es. lavoratori autonomi) non sono soggetti alle condizioni salariali e lavorative minime svizzere, ma devono comunque attenersi all’obbligo di notifica e di presentazione del modello A1.

Tali soggetti dovranno dimostrare la propria autonomia alle autorità svizzere e, in caso ciò non sia possibile, potrebbero incorrere in pesanti sanzioni.

Esportazione temporanea di strumenti di lavoro

Gli utensili da lavoro di piccola dimensione utilizzati per la prestazione di servizio possono essere portati in Svizzera senza formalità doganali, con il solo vincolo di fornire un elenco preciso dell’attrezzatura.

Per quanto riguarda ulteriori eventuali materiali, si può effettuare un’importazione temporanea tramite il Carnet ATA, rivolgendosi alla CCIAA di riferimento.

Documentazione

  • Copia della conferma della notifica di attività lucrativa
  • Certificato A1 vidimato dall’INPS
  • Registro delle ore di lavoro per ciascun lavoratore
  • Visura camerale
  • Elenco delle attrezzature
  • Copia del contratto di prestazione di lavoro (o conferma scritta da parte del committente).

È, inoltre, sempre consigliabile informare preventivamente INAIL rispetto all`esecuzione di prestazioni di lavoro in territorio svizzero.

IVA Svizzera

Dal 1° gennaio 2018 le imprese che realizzano un volume di affari superiore ai 100.000 CHF devono registrarsi come contribuenti e richiedere una partita IVA svizzera, nominando un rappresentante fiscale per la Svizzera, presentando il modulo di richiesta e versando il deposito cauzionale.

È bene tener presente che l’aliquota IVA svizzera ordinaria è del 7,7% e che l’obbligo non riguarda solo le imprese italiane, ma tutte le attività estere.

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