Welfare aziendale: i vantaggi nella gestione delle risorse umane

Welfare aziendale: i vantaggi nella gestione delle risorse umane

La necessità di conciliare esigenze familiari e vita professionale rappresenta sempre più una priorità per molte persone che lavorano. Per questo, le imprese sono sempre più impegnate in programmi di welfare aziendale ovvero quell’insieme di interventi messi in atto dalle aziende, sotto forma di beni e servizi, per favorire la conciliazione dei tempi famiglia/lavoro, migliorare il potere d’acquisto dei lavoratori e promuovere attività di prevenzione della salute.

Una maggior soddisfazione del dipendente si trasforma, spesso, anche in una riduzione di costi e, quasi sempre, in maggiore produttività, aumento del livello di impegno dei dipendenti e della loro motivazione, e diminuzione dell’assenteismo.

Di seguito, si mostra come l’erogazione di prestazioni sotto forma di benefit (fondo pensione, piano sanitario, asilo nido) determina un beneficio netto per il lavoratore largamente superiore a quello generato dall’erogazione dell’importo corrispondente in busta paga.

Inoltre, per il datore di lavoro si aggiunge il vantaggio economico derivante dalla riduzione degli oneri contributivi a proprio carico.


Cash Fondo pensione Piano sanitario Asilo nido

Beneficio lordo per il lavoratore

1000 1000 1000 1000

Contributi previdenziali (circa) a carico aziendale

+300 +100 +100 -

Accantonamento TFR (circa)

+70 - - -

Costo del lavoro

1370 1100 1100 1000

Risparmio fiscale (circa) per l'azienda (IRES-IRAP)

-330 -300 -300 -300

Onere effettivo per l'azienda (circa)

1040 800 800 700

Contributi previdenziali (circa) a carico del lavoratore

-100 - - -

Esempio di onere fiscale (circa) per il lavoratore

-200 - - -

Beneficio netto (circa) per i lavoratori

700 1000 1000 1000


Alcuni servizi previsti dall’art. 100 del TUIR (assistenza sanitaria, sociale; abbonamenti, teatro, viaggi; corsi di educazione e istruzione) prevedono un limite di deducibilità del 5 per mille del costo dei dipendenti e, unitamente ad altri previsti dall’art. 51 TUIR, non concorrono alla formazione del reddito imponibile.

Per essere competitive, le aziende, oltre a rinnovare processi aziendali e prodotti, devono essere in grado di rinnovare il rapporto con il loro capitale più prezioso, quello umano.

Tra le attività che possono essere previste, alcune riguardano la conciliazione dei tempi lavoro/famiglia, altre la mobilità lavoro/casa (telelavoro, flessibilità degli orari) oppure programmi finalizzati a migliorare il potere d’acquisto dei dipendenti (carrello della spesa, programmi di medicina preventiva e contributi per visite specialistiche, voucher per baby sitter, etc…) o erogazione di premi sotto forma di servizi.

In un ambito di erogazione del benefit, l’azienda, attraverso un valido sistema di mappatura delle competenze ed una comparazione dei risultati ottenuti, può essere in grado di far emergere quelle che sono le figure più meritevoli di tali incentivi.

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