Il Decreto Milleproroghe ha prorogato l’utilizzo del Fondo Nuove Competenze anche per l’anno 2023 e, pertanto, i contratti collettivi sottoscritti a livello aziendale o territoriale potranno prevedere la rimodulazione di una parte dell’orario di lavoro dei dipendenti, così da consentire la loro partecipazione a percorsi finalizzati allo sviluppo di competenze relative alle esigenze di organizzazione aziendale. In questo contesto, sarà il Fondo Nuove Competenze a coprire i costi delle ore di formazione e dei contributi previdenziali e assistenziali.
Il decreto Anpal n.31 del 24 febbraio, firmato dal commissario straordinario Tangorra, ha previsto inoltre un rifinanziamento di 180 milioni di euro e la riapertura delle adesioni al Fondo Nuove Competenze fino al 27 marzo, termine fissato tenendo conto delle tempistiche legate all’ammissibilità delle spese e ai tempi di realizzazione dei progetti.
La somma di 180 milioni di euro deriva dall’ammontare residuo della precedente edizione del Fondo Nuove Competenze, che comprende rinunce, minori rendicontazioni e tagli in sede istruttoria. La somma si andrà ad aggiungere a quella iniziale di un miliardo di euro messa a disposizione per questa edizione, ed esaurita a fine febbraio a causa dell’elevato numero di domande (basti pensare che, per l’edizione del 2020, i lavoratori coinvolti in tutta Italia sono stati 716.402, e le aziende finanziate con l’avviso 2020 ben 14.625).
