Accordo di sicurezza sociale tra Italia e Giappone presto in vigore: le novità

Accordo di sicurezza sociale tra Italia e Giappone presto in vigore: le novità

Il 1° aprile 2024, in base a quanto comunicato sul portale del Ministero del Lavoro, entrerà in vigore l’Accordo sulla sicurezza sociale tra Italia e il Giappone. L’accordo, firmato il 6 febbraio 2009 e ratificato dall’Italia nel 2015, mira a facilitare la mobilità dei lavoratori tra i due Paesi, garantendo loro la continuità dei diritti previdenziali.

Caratteristiche dell’accordo

L’accordo prevede che i lavoratori italiani e giapponesi distaccati in uno dei due Paesi siano coperti solo dal sistema di sicurezza sociale del Paese di origine, a condizione che il distacco non superi i 5 anni (eventualmente prorogabili di altri 5, previo accordo delle Autorità di Italia e Giappone).

Ciò significa che i lavoratori non dovranno pagare i contributi previdenziali in entrambi i Paesi, evitando dunque il doppio versamento.

Si precisa inoltre che, nel caso in cui il lavoratore si rechi in un Paese terzo, è prevista l’interruzione del distacco.

I lavoratori, inoltre, avranno diritto a ottenere le prestazioni previdenziali maturate in uno dei due Paesi anche se si trasferiscono nell’altro. Ciò significa che potranno beneficiare della pensione, dell’indennità di disoccupazione, dell’assistenza sanitaria e di altre prestazioni previdenziali, anche se hanno lavorato in entrambi i Paesi.

Vantaggi per le imprese

L’accordo semplifica le procedure amministrative per le imprese che distaccano lavoratori in Italia o in Giappone, riducendo inoltre i costi per le stesse aziende, le quali non saranno più tenute a versare i contributi previdenziali in entrambi i Paesi.

L’accordo sulla sicurezza sociale tra Italia e Giappone, dunque, avrà con grandi probabilità un impatto positivo sia sull’economia italiana che su quella giapponese, in quanto agevolerà la mobilità dei lavoratori di entrambi gli Stati, con conseguenze positive per tutto il mercato del lavoro.

Si tratta di un risultato importante, che contribuirà a promuovere gli scambi bilaterali e a creare nuove opportunità lavorative, con significativi vantaggi economici.

Altri punti analizzati nell’accordo

L’accordo definisce inoltre:

  • Il regime di assicurazione contro la disoccupazione, diverso per Italia e Giappone;
  • La possibilità per i lavoratori di cumulare i periodi di contribuzione maturati nei due Paesi;
  • La possibilità per i lavoratori di beneficiare di prestazioni previdenziali in caso di malattia, infortunio o gravidanza.

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