L’employee retention è la capacità di un’azienda di trattenere e fidelizzare i propri dipendenti, in un’ottica di crescita e sostenibilità. Un alto tasso di turnover, infatti, può comportare costi significativi per l’azienda, sia in ambito economico che produttivo.
Le variabili che influenzano l’employee retention
L’employee retention è influenzata da una serie di fattori, sia interni che esterni all’azienda. Tra i principali fattori interni possiamo individuare:
- La soddisfazione personale: i dipendenti soddisfatti del proprio lavoro sono più propensi a rimanere in azienda. Questo senso di soddisfazione può essere condizionato da diverse variabili, tra cui la tipologia di lavoro, il rapporto con i colleghi e con il manager, il clima aziendale (di cui parliamo meglio in questo articolo) e l’equilibrio tra lavoro e vita privata.
- Lo stipendio e i benefit: pur non trattandosi degli unici elementi d’interesse, sia la retribuzione che eventuali benefit sono un elemento significativo per l’employee retention, poiché condizionano in modo diretto la qualità e lo stile di vita del lavoratore.
- Lo sviluppo professionale: i dipendenti vogliono sentirsi apprezzati e valorizzati, e avere la possibilità di crescere professionalmente. L’azienda intenzionata a trattenere i propri talenti, dovrà offrire opportunità di formazione e sviluppo, sia in termini di competenze tecniche che di competenze trasversali.
Tra i fattori esterni che possono influenzare l’employee retention si evidenziano, invece:
- La situazione economica: la situazione economica nazionale e internazionale può influenzare considerevolmente le scelte dei dipendenti, i quali, ad esempio, saranno potenzialmente più propensi a cambiare lavoro in periodi di crisi economica, come nel caso del fenomeno delle Grandi Dimissioni che ha caratterizzato il 2021.
- Le opportunità di lavoro alternative: l’esistenza di diverse opportunità di lavoro alternative può rendere più facile per i dipendenti trovare un’altra occupazione che rispecchi le loro aspettative, perciò è fondamentale che le aziende tengano sempre in considerazione le tendenze del mercato del lavoro.
Strumenti per abbassare il tasso di turnover
Le aziende possono adottare diversi strumenti per abbassare il tasso di turnover:
- Un processo di onboarding efficace: l’onboarding è il processo di inserimento dei nuovi dipendenti in azienda. Un onboarding ben gestito può aiutare i nuovi dipendenti a sentirsi a proprio agio e a integrarsi rapidamente in azienda, riducendo il rischio di dimissioni nel breve periodo.
- Un clima aziendale positivo: un clima aziendale caratterizzato da rispetto, fiducia e collaborazione, è un elemento fondamentale per l’employee retention. L’azienda deve creare un ambiente di lavoro in cui i dipendenti si sentano apprezzati e valorizzati.
- Opportunità di sviluppo professionale: le opportunità di sviluppo professionale sono un elemento importante per la soddisfazione dei dipendenti. L’azienda deve offrire ai propri dipendenti possibilità di formazione e sviluppo, sia in termini di competenze tecniche che di competenze trasversali.
- Feedback continuo: il feedback continuo è uno strumento importante per la crescita professionale dei dipendenti. L’azienda lungimirante fornisce ai propri dipendenti feedback periodici e strutturati sulle loro performance, offrendo così la possibilità di migliorarsi e di ricevere riconoscimenti secondo un sistema oggettivo e meritocratico.
- Riconoscimento del lavoro: l’azienda può, per l’appunto in seguito ai feedback, riconoscere il lavoro dei dipendenti attraverso premi, aumenti o semplicemente attraverso un sincero ringraziamento.
Conclusioni
Come detto in precedenza, l’employee retention è un aspetto fondamentale per numerose ragioni, e le aziende che vi investono avranno con molta probabilità accesso a una serie di benefici, quali:
- La riduzione dei costi di recruiting e formazione: un basso tasso di turnover consente all’azienda di ridurre i costi di recruiting e formazione di nuove risorse.
- Il miglioramento della produttività: dei dipendenti soddisfatti lavorano con maggiore impegno e costanza, aumentando significativamente il livello di produttività.
- Il miglioramento dell’immagine aziendale: un’azienda con un basso tasso di turnover è percepita come un’azienda che si prende cura dei propri dipendenti, il che può rappresentare un enorme vantaggio competitivo.
Le aziende che vogliono ridurre il tasso di turnover, perciò, devono adottare un approccio strategico, che tenga conto delle variabili che influenzano l’employee retention e degli strumenti disponibili.