5 metodi per favorire lo sviluppo del personale

Adottare strategie di sviluppo rivolte al personale è un’attività di fondamentale importanza per ogni azienda che desideri rimanere competitiva nel mercato del lavoro. Nel concreto, offrire ai lavoratori i giusti stimoli per la propria crescita professionale, ha un fortissimo impatto positivo anche sulle prestazioni e sulla produttività aziendale, oltre ad aumentare il senso di coinvolgimento e la soddisfazione degli stessi dipendenti, riducendo in modo sostanziale il turn over.

Di seguito, proponiamo una breve guida con cinque metodi efficaci per favorire lo sviluppo dei dipendenti e trarne dei consistenti benefici.

1. Creare opportunità di formazione e crescita

Dare la possibilità ai dipendenti di acquisire nuove competenze e ampliare quelle già possedute è vantaggioso sia per il singolo lavoratore che per l’intero ecosistema aziendale, che potrà in tal modo contare sul pieno potenziale delle proprie risorse, costantemente formate e aggiornate in modo adeguato.

Si possono proporre vari tipi di formazione, a seconda delle esigenze e degli obiettivi da perseguire:

  • Formazione classica: mira alla qualifica o riqualifica del lavoratore e all’ampliamento delle sue competenze hard e soft;
  • Mentoring: utile soprattutto per le nuove risorse, che saranno in questo caso affiancate da un collega esperto o un responsabile, che potrà condividere il suo bagaglio di esperienze acquisite nel corso degli anni;
  • Coaching: in questo caso la figura di riferimento sarà una persona esterna, designata in modo specifico allo sviluppo del potenziale individuale tramite percorsi mirati;
  • Job rotation: un temporaneo cambio di mansione permette a ciascun dipendente di “mettersi nei panni” dei propri colleghi, comprendendo tutte le dinamiche aziendali in modo approfondito e acquisendo un approccio lavorativo multidisciplinare.

Se vuoi saperne di più sulla formazione aziendale, leggi il nostro articolo dedicato.

2. Predisporre un ambiente di lavoro positivo ed equilibrato

Negli ultimi anni è divenuta sempre più evidente l’esigenza, per dipendenti e candidati, di lavorare in luoghi che abbiano a cuore il benessere e la salute psico-fisica del singolo individuo: per questo è importante assicurare, per quanto possibile, un clima sereno e positivo, in cui la crescita della risorsa si possa svolgere in modo lineare, strutturato e concomitante allo svolgimento della propria mansione.

Per fare ciò è importante mettere a disposizione strumenti, risorse e processi che definiscano step by step il percorso di crescita previsto per ciascuno, in base al reparto, la mansione e la seniority di appartenenza.

Un buon punto di partenza può essere dato dall’elaborazione di un processo di onboarding per i nuovi assunti, ad esempio.

3. Promuovere una cultura aziendale di condivisione e dialogo

Mettere ogni componente del team nella condizione di condividere suggerimenti, miglioramenti e competenze è sempre una carta vincente, poiché trasforma l’azienda in una fucina di idee innovative e mette in luce le vere potenzialità di ciascun lavoratore, coinvolgendolo attivamente nelle dinamiche aziendali e costruendo un forte rapporto di fiducia e senso di appartenenza. È importante infatti ricordare che le migliori proposte, spesso, derivano dalla contaminazione e dal confronto.

Per raggiungere questi obiettivi può essere utile organizzare delle sessioni di brainstorming o di team building; anche affidare alcuni progetti a dei team “misti”, costituiti da persone di diversi reparti che variano di volta in volta, può avere risvolti decisamente positivi.

4. Instaurare politiche inclusive e valorizzare le singole risorse

Una particolare attenzione deve essere rivolta sicuramente alle questioni sociali, ponendo degli standard di inclusività che si prestino ad azzerare la disparità di genere e salariale e qualsivoglia tipo di discriminazione interno.

A tal proposito, è bene confrontarsi con gli stessi dipendenti per rilevare eventuali disagi e analizzare l’effettiva efficacia delle strategie di inclusione e organizzazione messe in atto: un ottimo strumento è dato dalle indagini del clima aziendale, che possono essere effettuate periodicamente dall’ufficio HR aziendale o da un professionista esterno.

5. Strutturare dei processi di valutazione e riconoscimento del personale

Apprezzamento e riconoscimento sono leve molto potenti, in grado di aumentare la motivazione e l’umore dei dipendenti, incentivandoli a coltivare il proprio potenziale. Per poter dare dei feedback oggettivi (che siano essi verbali o effettivamente premianti), però, è necessario avere degli strumenti di valutazione validi e applicabili per tutti.

In primo luogo, perciò, occorre stabilire dei criteri di valutazione chiari e delle procedure tracciabili per analizzare le performances di ogni lavoratore nel tempo; tali criteri devono essere formulati ad hoc, in base alle caratteristiche dell’attività svolta e agli obiettivi definiti.

Al raggiungimento di tali obiettivi, deve poi essere attribuito un riconoscimento che, a seconda degli indicatori precedentemente definiti, potrà riguardare premi di natura economica, promozioni o altri benefits.

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