DL Anticipi: proroga dello smart working

Il 16 dicembre è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.293 la Legge di conversione 15 dicembre 2023 n.191 del DL 18 ottobre 2023 n.145 (c.d. DL Anticipi), recante misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.

Tra le misure previste, l’articolo 18-bis definisce le modalità di lavoro agile per i prossimi mesi.

Categorie di lavoratori interessate

Il DL Anticipi proroga di tre mesi (dal 31 dicembre 2023 al 31 marzo 2024) il diritto al lavoro agile per specifiche categorie di lavoratori.

La possibilità di svolgere la propria attività lavorativa in smart working spetta ai genitori, dipendenti del settore privato, con almeno un figlio minore di 14 anni, a condizione che:

• nel nucleo familiare non vi sia un altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione della prestazione lavorativa;
• non ci sia un genitore disoccupato o inoccupato.

La proroga di tre mesi è confermata anche per i lavoratori fragili, identificabili in quei soggetti maggiormente esposti a rischio di contagio da Covid-19 per ragioni di età o affetti da immunodepressione, patologie oncologiche o comorbilità.

Sia per i genitori di under 14 che per i lavoratori fragili, la modalità del lavoro agile è applicabile purché compatibile con le caratteristiche della prestazione lavorativa.

La Legge di conversione conferma che fino al 31 marzo, per il lavoro agile, non è inoltre richiesta la stipula dell’accordo individuale.

La proroga non trova applicazione invece per i dipendenti pubblici e privati “super fragili”, ossia i soggetti aventi una disabilità con connotazione di gravità certificata, in base alle casistiche segnalate nel DM del 4 febbraio 2022.